24 marzo 2015- Von Ecomo e la scienza del cervello a Trieste

Von Ecomo e la scienza del cervello a Trieste
Constantin von Economo – un uomo eccezionale, in tempi eccezionali

martedì 24 marzo, dalle 17.30
Auditorium del Salone degli Incanti

parlerà: professor Pier Paolo Battaglini
Nell’occasione la Compagnia teatrale del CRUT – Università di Trieste reciterà, a leggio, alcuni brani sulla vita di Von Economo, scritti da Livia Amabilino e Lorella Tessarotto, inframezzati da interventi di Paolo Battaglini che illustrerà, invece, il contesto storico e il lavoro scientifico dello scienziato.

 

Constantin von Economo

Il professor Pier Paolo Battaglini ricorderà la figura straordinaria di Von Economo che, nato nel 1876 a Braila, in Romania, ricco porto franco sul Danubio, da famiglia di origine greca, si trasferì giovanissimo con la sua famiglia a Trieste, per ragioni di affari. L’attività principale fu inizialmente il mulino a vapore di Campo Marzio, posto in attività nel 1872, che dava lavoro a 200-300 persone, a seconda dei momenti (quasi come la Ferriera). Il frumento arrivava da Braila, veniva lavorato a Trieste, caricato sulle navi e rivenduto in grosse partite all’estero, fino in America, sgravato da dazi. Andò in cenere nei primi anni del 900. L’attività economica quindi si riconvertì in juta, finanza, e altro. Il padre, Giovanni, si afferma come uno dei maggiori industriali dell’Impero e fa costruire il palazzo in piazza Libertà. Studia Medicina, a Vienna, e nel 1901 si laurea, dopo aver svolto lunghi tirocini presso gli istituti di istologia e di fisiologia. Dopo la laurea, passa diversi periodi in varie cliniche a Vienna, e all’estero, fino a tornare, nel 1906, nella clinica psichiatrica di Vienna, sotto la direzione di Julius Wagner von Jauregg, poi premio Nobel per la Medicina o Fisiologia.

E’ appassionato di volo. Per diverse anni vola in mongolfiera ed è poi il primo pilota civile ad avere il brevetto austriaco per il volo aereo. Nel 1920 sposa Carolin von Schonburg-Hartenstein ma, purtroppo, non hanno figli.

Nel 1931 diventa direttore dell’appena fondato Brain Research Institute, ma muore pochi mesi dopo, di infarto, all’età di 55 anni.

Ha lasciato un lavoro scientifico monumentale, identificando una malattia devastante che flagellò l’Europa in quegli anni, l’encefalite letargica, e producendo una descrizione della corteccia cerebrale umana che è ancora oggi largamente utilizzata da una moltitudine di scienziati. Per il lavoro sulla encefalite letargica è stato proposto tre volte per il premio Nobel.

Notizie

Condividi

Salone degli Incanti