Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi

www.lestanzesegretedivittoriosgarbi.com

27 aprile 2017 – 20 agosto 2017
ex Pescheria, Salone degli Incanti
riva Nazario Sauro 1, Trieste

conferenza stampa
mercoledì 26 aprile 2017 – ore 12

inaugurazione mostra
mercoledì 26 aprile 2017- ore 17

orari
da martedì a venerdì 10_13 / 16_19
sabato, domenica e festivi 10_19

ingresso
intero € 8,00 / ridotto € 5,00 / gratuito fino a 14 anni

contatti
+39 040 3226862
www.lestanzesegretedivittoriosgarbi .it
www.triestecultura.it
facebook: Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi
#lestanzesegretedivittoriosgarbi

L’arte ha una funzione culturale, è autenticamente cultura animi, e per questo non è solo utile, ma anche necessaria nel percorso di ogni uomo. Una collezione d’arte privata è dunque la fondazione di un sistema simbolico, la creazione di una palestra per l’anima, un luogo dove si materializzano scelte intime, meditate e, talvolta, sofferte. Sovente si dimentica che la sua più alta vocazione sia quella di accogliere il pubblico, di offrirsi agli sguardi, di raccontare la propria storia. Questo il senso della mostra secondo le parole del curatore Pietro Di Natale.

La mostra, dedicata a Rina Cavallini, madre di Vittorio Sgarbi, vuole dar conto in primis della peculiare e complessa “geografia artistica” della nostra nazione; saranno rappresentate infatti le principali “scuole” italiane: lombarda (Giovanni Agostino da Lodi, Morazzone, Schivenoglia, Francesco Hayez), marchigiana (Johannes Hispanus, Cola dell’Amatrice, Battista Franco, Giovanni Francesco Guerrieri, Simone Cantarini, Andrea Lilio, Sebastiano Ceccarini, Giovan Battista Nini, Francesco Podesti), veneta (Pietro Liberi, Johann Carl Loth, Simone Brentana, Enrico Merengo), ferrarese (Nicolò Pisano, Garofalo, Giovanni Battista Benvenuti detto l’Ortolano, Sebastiano Filippi detto Bastianino), emiliana e romagnola (Niccolò dell’Arca, Francesco Marmitta, Ferraù Fenzoni, Guercino, Matteo Loves, Guido Cagnacci, Anna Morandi Manzolini, Giacomo Zampa, Mauro Gandolfi), toscana (Giovanni Martinelli, Giacinto Gimignani, Pietro Paolini, Simone Pignoni, Alessandro Rosi, Onorio Marinari, Giuseppe Moriani, Pietro Balestra, Giovanni Duprè), romana (Cavalier d’Arpino, Artemisia Gentileschi, Pseudo Caroselli, Bernardino Nocchi, Giuseppe Cades, Antonio Cavallucci, Innocenzo Spinazzi, Agostino Masucci).

Rispetto alle precedenti edizioni (Osimo, Palazzo Campana; Cortina, Casa delle Regole), la mostra sarà arricchita da una selezione di oltre cinquanta opere di maestri triestini o attivi nella città giuliana: Giuseppe Bernardino Bison, Giuseppe Tominz, Umberto Veruda, Arturo Rietti, Oscar Hermann-Lamb, Franco Asco, Attilio Selva, Giovanni Zangrando, Arturo Nathan, Edmondo Passauro, Bruno Croatto, Pietro Lucano, Leonor Fini, Carlo Sbisà, Mario Ceconi di Montececon, Edgardo Sambo.
Saranno esposte quasi 200 opere, tra dipinti, disegni e sculture, dalla fine del Quattrocento alla metà del Novecento.

Notizie

Condividi

Salone degli Incanti